La musica è al centro dei miei interessi dall'età di dodici anni: ho iniziato ascoltando brani del repertorio classico durante le ore di lezione alla scuola media. Fin da subito sono nati in me anche il desiderio di suonare e di scrivere musica.
La musica di J. S. Bach è quella che mi viene in mente subito se penso al verbo ascoltare, perchè è senza dubbio la mia preferita in assoluto.
In termini volutamente molto generici vorrei dire che mi piace la musica classica ma ascolto volentieri anche musica elettronica, pop, rock e jazz perchè anche qui ci sono lavori interessanti e di valore. Non voglio specificare nomi e/o titoli perchè si tratta semplicemente delle mie preferenze personali.
Non sono un collezionista di LP, CD o file MP3, infatti ne posseggo pochi, anche se vi sono molto affezionato. Sono infatti un ascoltatore un pigro che tende a ri-ascoltare quello che ho già piuttosto che mettermi alla ricerca di nuovi suoni e/o nuovi autori. Per trovare qualcosa di nuovo mi affido più che altro poche trasmissioni radio ben fatte.
La mia preferenza è andata sempre agli strumenti a tastiera, in particolare l'organo a canne ma non so trovare un motivo preciso, ad ogni modo lo strumento che suono più di frequente è il pianoforte.
Ho imparato a suonare da solo ma poi, dal 1997 al 2000, ho frequentato il corso di "Organo e composizione organistica" presso la Civica Scuola di Musica di Milano sotto la guida del maestro Enzo Corti.
In questi anni ho avuto modo di suonare con altri e per altri, in particolare dal 1983 al 1998 come organista della parrocchia di San Michele Arcangelo a Oreno e dal 2002 ad oggi come organista della Schola Cantorum Sant'Eusebio di Agrate Brianza.
Un'altra collaborazione a cui tengo molto è quella con il gruppo "La compagnia della Blandoria".
Per me lo scrivere musica è il piacere di ri-creare quello che mi piace "ascoltare".
I miei lavori quasi sempre nascono da un frammento di musica improvvisata al pianoforte che viene catturato con una registrazione e una successiva trascrizione su pentagramma, nel mio modo di scrivere c'è quindi un forte legame con il "suonare".
Quello che viene dopo è un lavoro di sviluppo dove ancora l'"ascoltare" e il "suonare" giocano un ruolo molto importante.
Anche in questo caso quello che so fare, per poco o tanto che sia, l'ho imparato da solo.